sabato 17 maggio 2014
lunedì 30 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
domenica 3 novembre 2013
LA STRADA GIUSTA. PATTO DELLA CITTÀ PER LE REGOLE E PER LA BUONA POLITICA
Monte Sant'Angelo - Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Monte S. Angelo si è prefisso un obiettivo molto preciso, quello di lavorare nella Città per discutere, approfondire e cercare soluzioni per i problemi della nostra comunità.
In questa prospettiva ha iniziato una azione articolata sulle seguenti direttrici principali:
- questione del rilancio economico e per il lavoro;
- questione della qualità urbana e della qualità della vita;
- questione del rinnovo della classe dirigente: competenza, merito e rappresentatività;
- questione della partecipazione democratica.
- questione della qualità urbana e della qualità della vita;
- questione del rinnovo della classe dirigente: competenza, merito e rappresentatività;
- questione della partecipazione democratica.
In ragione della regola che ci siamo dati, non abbiamo alcuna intenzione di intervenire e partecipare ad alcuna polemica politica fine a se stessa.
Il circolo SEL di Monte S. Angelo pertanto interviene sulla nota vicenda della partecipazione della figlia del Sindaco Di Iasioe di altri esponenti e familiari di membri della maggioranza consiliare e della giunta al bando di concorso del “GAC Gargano Mare”, partecipata dal Comune di Monte S. Angelo, con disagio e solo perché costretta dalla assoluta gravità dell’accaduto.
Sul punto vogliamo dire pocheparole chiare.
Chi fa parte di una amministrazione pubblica non può ricevere, neppure per interposta persona incarichi professionali, partecipare ad appalti pubblici, partecipare a bandi di concorso di quella amministrazione.
Chi si assume ruoli di governo della città rinuncia ad avere le stesse possibilità degli altri cittadini perché deve essere al di sopra del benché minimo sospetto.
Tutto ciò fa parte di regole minime di moralità e di opportunità politico-amministrativa, anche quando non si risolvono in azioni illegittime se non addirittura illecite.
A nostro avviso il Sindaco dovrebbe quindi trarre da solo le necessarie conseguenze e valutare l’opportunità di continuare a ricoprire il ruolo assolto.
Ma a ben vedere, la vicenda è in sé sintomatica del livello grave di inadeguatezza dell’intera amministrazione Di Iasio.
A questo punto è necessario andare oltre e proporre possibili soluzioni politiche.
Con tale fine SEL Monte S. Angelo formula una proposta precisa a tutte le forze della società montanara, oltre che ai partiti e movimenti politici di maggioranza e di opposizione:
per il bene della nostra Comunità, per la costruzione di un percorso finalmente positivo di rilancio della nostra Città, è necessario che si provveda alla sottoscrizione di un Patto della Città per le regole e per la Buona Politica, finalizzato a ricostruire le regole dell’agire comune.
Questa è la Strada Giusta da percorrere.
mercoledì 26 settembre 2012
Noi ci candidiamo. Fallo anche tu!
Noi ci candidiamo. Fallo anche tu!
Siamo ragazze e ragazzi, giovani donne e giovani uomini, nati in quel decennio tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80.
Siamo cresciuti con l’idea che la nostra vita sarebbe stata peggiore rispetto a quella delle generazioni che ci hanno preceduto.
Siamo stati i primi a sperimentare sulla nostra pelle la precarizzazione del mondo del lavoro, a dover sentire parlare di noi come di una generazione perduta, a non sapere come sarà il nostro futuro, se riusciremo mai ad avere una casa, fare un figlio, metter su famiglia.
Gli anni che abbiamo alle spalle sono stati anni durissimi dai quali bisogna venirne fuori al più presto, perché altri 5 anni senza politiche che combattano la precarietà, senza politiche che non affrontino nel profondo la questione generazionale, sarebbero una condanna definitiva, rappresenterebbero un vero e proprio punto di non ritorno.
E allora non è più tempo per tentennare. Non c’è più modo per rimandare.
Se vogliamo cambiare le cose, tocca a noi metterci la faccia. Con le nostre storie e i nostri sentimenti.
A partire dalle primarie di centrosinistra, perché non ci interessa solamente chiudere con la stagione dei nani e delle ballerine, o con quella di un governo che parla di noi come di una generazione perduta.
E allora noi ci candidiamo ad essere i principali protagonisti della prossima stagione. Ci candidiamo perché la questione giovanile non vuol dire rendere giovanilistica la politica, ma mettere in campo la storia delle nostre generazioni.
Pensiamo che Nichi Vendola sia la persona che meglio abbia dimostrato di comprendere e trasformare in un’azione di governo la questione giovanile e gli chiediamo di candidarsi con noi.
Noi ci candidiamo perché vogliamo un’Italia Migliore.
Noi ci candidiamo perché vogliamo che nessuno si senta più solo.
Noi ci candidiamo perché vogliamo cambiare il nostro futuro.
Noi ci candidiamo, perché il prossimo governo deve avere bene in testa che l’Italia si cambia davvero solo se si cambia il destino delle nostre generazioni.
Noi ci candidiamo.
Fallo anche tu!
per aderire: falloanchetu@libero.it
Matilde Accursio, Marco Armellini, Simone Bertolani, Alessio Biasolo, Nicholas Biasolo, Diego Blasi, Serena Bramante, Andrea Cambi, Riccardo Cammelli, Francesco Cassano, Margherita Cavaciocchi, Anna Coppola, Francesco Demitry, Tullia Di Corcia, Giovanna Di Sario, Giuliano Fareri, Maria Teresa Farina, Cosimo Focosi, Alessandro Franzini, Andrea Feltro Grassi, Claudia Graziano, Vincenzo Gazzaneo, Paolo Gonzaga, Marco Guglielmini, Martina Ionni, Fabio Martino, Erik Negro, Giuseppe Nobile, Fabrizio Nunnari, Marco Pineschi, Chiara Provenzano, Giusy Reale, Armando Roseti, Jonata Sabbioni, Marco Schiavon, Tiziano Schiena, Filippo Spadon, Ilaria Trebbi, Alessandro Vescio, Valeria Vicinanza, Paolo Zanini, Adriano Zullo
venerdì 25 maggio 2012
Proposta N. 1 – Rinnovare la macchina organizzativa comunale
Gent.mo Sindaco Di Iasio,
la nuova legislatura è al suo nascere
e, nonostante il dopo elezioni possa suscitare sempre sentimenti contrastanti,
come speranza, delusione, voglia di fare o senso di rivalsa, noi riteniamo
utile, pur essendo forza politica di opposizione extraconsiglio comunale, per
la nostra comunità sperare in un quinquennio produttivo all’insegna del
dialogo, della comprensione reciproca e dello sviluppo umano, culturale,
economico e sociale della nostra amata città. A tal fine ci permetteremo di
sottoporLe di tanto in tanto delle proposte sui temi che riterremo più
importanti e più utili per il raggiungimento di quello che certamente può
essere definito un obbiettivo condiviso: il bene comune.
La nostra prima proposta riguarda la
pianta organica comunale. Per una giunta che voglia ben cominciare la
traversata della legislatura, riteniamo sia indispensabile e irrinunciabile cominciare
mettendo mano alla macchina organizzativa dell’Ente Comune.
Da lunghi anni l’obbiettivo di rivedere
la pianta organica comunale in modo compiuto e funzionale agli obbiettivi da
raggiungere è stato un intento solo annunciato e mai realizzato. Gli unici
cambiamenti operati nell’ultimo decennio hanno dato sempre l’idea di essere
piegati a logiche di natura politico-clientelari, piuttosto che essere rivolti
al soddisfacimento delle esigenze di competenza ed efficienza di cui tanto
necessita il nostro territorio. Una macchina che vuole fare un lungo viaggio
non può sottrarsi dal fare una revisione completa ed accurata. A nostro avviso
sarebbe necessario intervenire secondo le seguenti principali direttrici:
1)
Diminuzione del numero di settori e dei servizi ad essi collegati - attualmente l’organigramma comunale presenta 7 settori e 17
servizi, un numero eccessivo che negli anni ha generato molta dispersione, il malcostume
dello scaricabarile e un grande spreco di risorse pubbliche. È necessario,
quindi, operare una riduzione ben congeniata che abbia come intento quello di
rendere la macchina organizzativa comunale funzionale agli scopi da
raggiungere. Non siano, almeno per una volta, da guida per la realizzare di
tale obbiettivo la voglia di operare punizioni o favoritismi. Non neghiamo di
avere un’idea precisa di come potrebbe essere strutturata la nuova pianta
organica, ma sarebbe, oltre che irrituale, anche irrispettoso sostituirci a
quello che rappresenta un preciso compito di chi amministra. Naturalmente se
Lei e la sua giunta lo vorranno non ci sottrarremo dall’entrare nei dettagli
dell’argomento.
2)
Definire un piano dettagliato degli obiettivi e della performance - L’articolo 169 del D.Lgs 267/2000 dispone quanto segue: “Sulla base del bilancio di previsione
annuale deliberato dal Consiglio, l’organo esecutivo definisce, prima
dell’inizio dell’esercizio, il piano esecutivo di gestione, determinando gli
obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni
necessarie, ai responsabili dei servizi. Il Piano esecutivo di gestione
contiene una ulteriore graduazione delle risorse dell’entrata in capitoli, dei
servizi in centri di costo e degli interventi in capitoli”. Con il Piano
Esecutivo di Gestione, cosiddetto PEG, la
Giunta comunale assegna ai capi settore gli obiettivi per il nuovo anno e le
risorse umane, finanziarie e strumentali per realizzarli. Va da sé che la
giunta comunale per affidare degli obbiettivi deve averli prima di tutto essa
stessa. Un PEG raffazzonato rivela di solito il grado di improvvisazione di
un’amministrazione e consente ai capi settore di decidere quali obbiettivi
realizzare a quali trascurare sostituendosi, di fatto, a chi è stato democraticamente
eletto e ha avuto il mandato per amministrare. Questo accade quando il livello
politico è debole e male organizzato.
Il PEG contiene al suo interno il Piano della
Performance (PdP), un documento di programmazione introdotto e
disciplinato dal Decreto Legislativo 150/2009 (Riforma Brunetta) nel quale
vengono esplicitati, a partire dagli indirizzi politici, gli obiettivi
strategici, operativi e di miglioramento legati all’attività ordinaria. Per
ciascuna area di attività (centro di costo) possono essere selezionati degli indicatori
utili alla misurazione e alla valutazione della performance organizzativa
che aiuta a comprendere come viene gestito un determinato servizio e in
generale l’ente nel suo complesso. Esso permette, inoltre, la misurazione e la valutazione
della performance individuale del capo settore, del capo servizio fino
all’ultimo dipendente, in modo da comprendere sia il grado di soddisfazione
espresso dagli utenti fruitori, cioè i cittadini, in merito ai servizi erogati sia
il livello di efficienza, efficacia e qualità delle prestazioni rese dal
personale di quel servizio. È utile
rammentare che per le figure apicali il raggiungimento degli obbiettivi fissati,
o di parte di essi, si traduce in un aumento dello stipendio base. Non
avrebbe senso, a nostro avviso, continuare nella consolidata prassi di elargire
risorse pubbliche anche quando tali obbiettivi non sono stati raggiunti o,
peggio, non sono stati assegnati o mal programmati.
Il Piano della Performance fornisce un quadro trasparente dei principali
risultati che il Comune intende perseguire nell’esercizio dei miglioramenti
attesi a beneficio dei cittadini utenti e consente a ognuno di disporre degli
elementi utili alla misurazione e alla valutazione della prestazione attesa dal
Comune.
3) Modifica
Statuto Comunale - Da oltre 5 anni il nostro comune è in attesa di
rivedere lo Statuto Comunale riadattandolo ad un comune come il nostro che da
tempo è passato sotto la soglia dei 15.000 abitanti. È utile ricordare che lo Statuto Comunale è la carta fondamentale di un Comune e ne
regola l’ordinamento generale, nell’ambito dei principi fissati dalla legge, disciplinando
il funzionamento degli organi di governo comunali, la partecipazione dei
cittadini all’attività politico-amministrativa, il diritto di accesso dei
cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, gli indirizzi per
la gestione dei servizi pubblici comunali, le forme di collaborazione del
Comune con gli altri enti, l’organizzazione degli uffici e del personale.
Il suo mancato rinnovamento, quindi, rischia di inibire tutte queste
prerogative, limitare il corretto funzionamento dell’Ente e rappresentare un vulnus democratico senza precedenti per
la nostra comunità.
Caro Sindaco, consapevoli delle
difficoltà che possono nascere nell’intraprendere tali obbiettivi, la spingiamo
tuttavia a non rinunciarci perché chi ci rimetterebbe sarebbe, non solo la sua personale
credibilità, ma soprattutto Monte Sant’Angelo e i suoi cittadini. Un vecchio
adagio suggerisce che “chi ben comincia è
a metà dell’opera”
In attesa di un cortese riscontro da
parte sua Le porgiamo i nostri migliori saluti.
Monte Sant’Angelo, 25 maggio 2012 Sinistra Ecologia e Libertà
la segreteria cittadina
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